PADRE FELICE VALENZA DA PETRALIA SOTTANA!

Oggi 1 aprile ricorre il 63° anniversario della morte di uno degli arcipreti più amati di Mandanici. Scrivo questo post perchè mi è sembrato doveroso nonchè piacevole riportare alla luce questa figura religiosa e carismatica che ha interessato Mandanici negli anni 20 del secolo scorso.

Fra Felice da Petralia, al secolo Giovanni Valenza, nacque il 6 febbraio 1876 a Petralia Sottana, in provincia di Palermo, da Damiano e Alberta Li Puma. 
Sin da ragazzino sentì il desiderio di consacrarsi interamente al Signore nella famiglia dei frati cappuccini e così il 31 ottobre 1893 veste il saio francescano. L’11 ottobre 1894 emise i voti temporanei e il 15 agosto 1898 quelli perpetui.
Fu un uomo molto fervoroso e pieno di amore alle pratiche penitenziali, tanto che i superiori per frenare il suo “entusiasmo” gli proibirono qualsiasi forma di penitenza per la sua salute probabilmente un pò cagionevole.
Si distinse fra i suoi compagni per bontà e intelligenza, qualità che lo portarono presto al sacerdozio: il 29 giugno 1899 infatti a soli 23 anni fu ordinato sacerdote.
Da allora la sua profonda formazione di sapore prettamente francescano e le solide virtù nascoste fanno conoscere e apprezzare il suo animo delicato; esemplare nella vita regolare, amò madonna povertà vivendo spoglio di ogni cosa. 
La sua francescana letizia unita alla semplicità quasi di fanciullo, gli attirò la simpatia di tutti, specie dei giovani e dei bambini: i superiori gli affidarono infatti i compiti più delicati per l’educazione morale dei giovani: divenne maestro dei novizi, insegnante di filosofia…
Fu un valente artista; realizzò dei disegni a carboncino di Gesù e della Madonna, una statua in cartapesta della Madonna e un affresco tuttora presente nella sua casa natale a Petralia Sottana…
Le sue doti e le sue virtù non potevano e dovevano rimanere tra le mura del convento, così iniziò per lui l’esperienza di parroco in varie comunità della Sicilia, tra cui anche Mandanici.
Fu mandato come economo spirituale di don Concetto Barbera, ormai malato e quasi in punto di morte, il 18 febbraio 1924. Il 24 maggio 1924, in sostituzione di don Concetto Barbera, fu insediato parroco di Mandanici e il 3 novembre 1925 divenne Arciprete di Mandanici fino al 5 marzo 1928, quando viene sostituito da don Vincenzo Polizzi.
Nella rivista “l’eco di Gibilmanna” del maggio 1956 troviamo scritto:
«in un momento veramente difficile fu mandato Arciprete a Mandanici dove si conquistò l’affetto della popolazione per l’ammirabile esempio di prudenza e di pazienza. La sua proverbiale pazienza in molte circostanze fu il mezzo idoneo e sicuro per calmare e frenare l’impeto di quella popolazione».
Fu mandato parroco a Giardini e svolse numerosi servizi nelle fraternità dei conventi cappuccini della provincia di Messina, fu guardiano, vicario e provinciale a Rometta, Blufi, Randazzo, Linguaglossa fino a Gibilmanna dove visse gli ultimi anni della sua vita consumato dalla malattia, vissuta sempre con serenità tenendo nascoste agli altri le sue sofferenze e i suoi interiori tormenti.
Il 1 aprile 1956, all’età di 80 anni, dopo una lunga ma placida agonia, morì nel convento di Petralia sottana circondato dai confratelli e dai numerosi nipoti.
Riposa nel cimitero comunale di Petralia sottana nella cappella dei frati cappuccini.


Ringrazio il signor Alessandro Valenza, la signora Maria Antonia Valenza e padre Giuseppe Scarvaglieri dei frati cappuccini della provincia di Messina per avermi aiutato nella ricerca con le varie foto, le fonti e le notizie che ho cercato di riassumere in questo post...

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